Aiutare quante più persone possiamo è dall’inizio il nostro primo obiettivo: costituisce la priorità per la nostra Chiesa e non poteva non esserlo anche per l’Università che utilizza gran parte delle risorse a disposizione a questo scopo.
Non facciamo pubblicità a quanto facciamo perché nostro Signore ci ha insegnato che non sappia la destra cosa fa la mano sinistra quando aiutiamo il prossimo e che sempre non dobbiamo discriminare.
Aiutare selettivamente costituisce una violazione agli insegnamenti evangelici. Il Cristiano non giudica e non fa distinzioni nell’immenso creato nel quale le differenze divengono parte fondamentale di un meraviglioso caleidoscopio arricchito proprio dalle diversità che lo rendono ancora più umano nel miglior senso possibile.
Aiutare chi rimane indietro nel cammino della vita è bello e ci arricchisce perché tutti respiriamo la medesima aria e calpestiamo il medesimo pianeta. Non ha alcun senso raggiungere traguardi se non possiamo condividerli con tutti e non ha senso tenere, egoisticamente, solo per noi quanto abbiamo. Condividere ci dà gioia che possiamo trasmettere agli altri e questo è il primo e unico comandamento del Vangelo: ama te stesso e gli altri nella medesima misura. É fondamentale comprendere che dobbiamo, in primo luogo, amare noi stessi ed essere serenamente felici: questo non è egoismo ma il passo iniziale e imprescindibile per comunicare agli altri la nostra felicità. Se non possediamo nulla non possiamo donare nulla sia materialmente che spiritualmente: siamo infelici e trasmettiamo la nostra infelicità agli altri.
Molti asseriscono che nelle difficoltà l’umanità da il meglio di se e potrebbe essere vero, ma perché non possiamo dare il meglio di noi stessi vivendo bene e sani? La nostra Università cerca di realizzare esattamente questo migliorare il benessere e la qualità della vita di tutti attraverso aiuti diretti e indiretti come la ricerca scientifica.
Gli aiuti diretti prevedono il sostegno a famiglie e persone in difficoltà senza discriminazioni o limiti se non quelli imposti dalle nostre risorse sempre minime e insufficienti. Sosteniamo case famiglia, mense, centri di distribuzione di generi di prima necessità, organizzazioni umanitarie di ogni dimensione con i nostri medesimi scopi, eventi specifici e in generale ogni attività mirata a sollevare dal bisogno le persone di ogni genere, razza, tradizioni, credo, spiritualità, condizione, ecc. Naturalmente non possiamo fare tutto da soli quindi abbiamo bisogno e chiediamo donazioni che per migliorare sempre più situazioni non bastano mai. Sosteniamo centri di sostegno e organizzazioni per il sostegno alle vittime di violenza in primo luogo a quelle dell’odiosa violenza domestica. A volte la comprensione e la vicinanza psicologica è più efficace degli aiuti materiali ma è anche molto più difficile da realizzare nonostante possa sembrare il contrario.
Negli Stati Uniti sono molto attivi i gruppi di sostegno come gli alcolisti anonimi e gli altri dedicati a far superare le dipendenze, noi intendiamo iniziare ad utilizzare videoconferenze e social media per realizzare qualcosa di molto simile che potrebbe dimostrarsi più efficace. I problemi possono essere superati ascoltando le esperienze di chi vive le medesime esperienze e quasi sempre si vuole fare tutto in un anonimato che ci tutela ancora di più attraverso i molti sistemi di comunicazione online attualmente disponibili a tutti. Stiamo lavorando per creare gruppi nei quali anonimamente o no si possa essere aiutati da psicologi, medici, giuristi, antropologi, esperti e consulenti e naturalmente condividendo le esperienze e le soluzioni di chi ha avuto o ha i medesimi problemi.